07 marzo 2025
L’obiettivo è quello di promuovere la produzione e l’utilizzo del biometano quale fonte energetica rinnovabile per le aziende “hard to abate” del settore metallurgico del territorio bresciano.
Fabio Astori (vice presidente Confindustria Brescia): “Il biometano può rappresentare un’importante soluzione perché dal punto di vista tecnologico consentirebbe il mantenimento degli attuali impianti produttivi”
Piero Gattoni (presidente CIB): “In un contesto di rincari energetici, la produzione di biometano rende l'agricoltura italiana un partner strategico per la decarbonizzazione dell'industria energivora.”.
Brescia, 7 marzo 2025 – In occasione di Futura Expo 2025, nello stand di Confindustria Brescia, è stato firmato oggi pomeriggio un accordo di collaborazione tra l’Associazione di via Cefalonia e il CIB-Consorzio Italiano Biogas, con l’obiettivo di promuovere la produzione e l’utilizzo del biometano quale fonte energetica rinnovabile per le aziende “hard to abate” del territorio bresciano.
Alla firma, sono intervenuti Fabio Astori (vice presidente Confindustria Brescia con delega a Transizione Ecologica e Sicurezza), e Piero Gattoni (presidente Consorzio Italiano Biogas).
L’accordo si inserisce all’interno del più ampio progetto “Green Metals Brescia”, a cui hanno aderito 12 aziende, le principali siderurgie e metallurgie bresciane. Tali aziende ad oggi consumano ogni anno circa 250 milioni di metri cubi di metano, che nel tempo dovranno sostituire con fonti rinnovabili.
In particolare, la significativa presenza di industrie metallurgiche – siderurgiche e della metallurgia non ferrosa –, oltre all’attività di produzione agricola nel vasto territorio provinciale e più in generale padano, contribuisce a creare un contesto ideale per sviluppare una rete di produzione fornitura e consumo di biometano quale vettore energetico in sostituzione del metano fossile.
Il biometano rappresenta una risorsa rinnovabile e circolare, direttamente sostituibile alla molecola fossile senza necessità di adeguamenti impiantistici e di processo. La collaborazione tra
Confindustria Brescia e CIB si inserisce all’interno di un più ampio progetto che in questi anni ha promosso soluzioni sostenibili che hanno integrato l’uso del biometano agricolo all’interno dei processi produttivi dei settori di difficile decarbonizzazione, compiendo passi in avanti verso il raggiungimento degli obiettivi di produzione di biometano previsti a livello nazionale dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
“Il Memorandum siglato vuole testimoniare la positiva attività svolta in questi anni tra Confindustria Brescia e il Consorzio Italiano Biogas – commenta Fabio Astori, vice presidente di Confindustria Brescia con delega a Transizione Ecologica e Sicurezza –, propedeutica a individuare soluzioni e modalità di fornitura ottimizzate del biometano che, con i finanziamenti del PNRR per la realizzazione dei nuovi impianti e la trasformazione di quelli esistenti di biogas, comincerà a essere disponibile sin dalla seconda metà del 2025, in modo progressivamente crescente. Il biometano certamente può rappresentare un’importante soluzione perché dal punto di vista tecnologico consentirebbe il mantenimento degli attuali impianti produttivi. La sostituzione del biometano sarà ovviamente graduale nel tempo, in funzione dello sviluppo della sua produzione, che ha avuto un impulso significativo con il PNRR.”
“Con questo accordo proseguiamo e rafforziamo il percorso iniziato in questi anni con le aziende bresciane - dichiara Piero Gattoni, presidente del CIB -. L’obiettivo resta quello di consolidare la collaborazione tra il settore primario e quello industriale, creando nuove opportunità per il biometano e offrendo una risposta concreta e immediata alle sfide energetiche quotidiane, soprattutto in un momento storico in cui i rincari dei prezzi dell’energia mettono a dura prova la competitività delle imprese italiane, in particolare quelle hard-to-abate. L’agricoltura italiana grazie alla produzione di biometano diventa una partner strategico dell’industria energivora nel percorso di decarbonizzazione del nostro sistema economico.”.
La firma dell’Accordo è stata preceduta da due interventi, il primo dei quali a cura dell’ing. Amedeo Rosatelli che ha illustrato l’attività svolta ad oggi dal progetto “Green Metals Brescia” e le prospettive di sviluppo futuro, ed il secondo a cura dell’ing. Enrico Calzavacca, sulle prospettive di sviluppo produttivo del biometano sia a livello europeo sia nazionale.